Lavorazione del legno: tecniche principali e macchine

lavorazione legno

Lavorare il legno con serietà e professionalità è un’attività impegnativa e complessa.

Quando si parla di lavorazione del legno, si intende l’insieme di quelle grandi o piccole operazioni effettuate da migliaia falegnami e industrie del legno.

Oggigiorno l’industria della lavorazione del legno si divide tra coloro che portano avanti un’attività ancora “rustica” e artigianale, e chi lavora su più larga scala con processi automatizzati e computerizzati.

Nonostante questo, la tipologia di operazioni da eseguire è spesso la stessa: tagliare, piallare, levigare, forare, verniciare.

L’importante è che per ogni attività esista il macchinario adatto.

Vediamo nel dettaglio quali sono le fasi principali di lavorazione del legno e quali i macchinari indispensabili!

Quali sono le principali fasi di lavorazione del legno?

Partendo dalla materia prima, le principali fasi di lavorazione del legno possono essere così sintetizzate:

  1. Produzione del semilavorato;
  2. Lavorazione del semilavorato;
  3. Finitura;
  4. Assemblaggio.

Per ottenere un determinato prodotto si parte dal legno grezzo, ovvero la materia prima, su cui vengono eseguite diverse lavorazioni specifiche. Esse sono:

Il taglio del tronco, del pannello, o del blocco di legno grezzo. A seconda delle dimensioni e della tipologia di legno, si esegue il taglio con una sega circolare (più precisa) o una a nastro (per il taglio di grossi blocchi);

La piallatura del pannello di legno ottenuto, così che tutte le facce siano assolutamente livellate e regolari.

La fresatura, utile a sagomare il materiale grezzo, ottenendo la forma desiderata. I tipi di fresatura possono essere diversi, dalla semplice raggiatura ad operazioni più complesse.

La levigatura consiste nella rifinitura a mano o tramite macchine. Questa fase mira a ottenere la superficie del prodotto pronta alla fase di finitura, predisponendo i pori alla penetrazione dell’impregnante o della vernice. L’operazione avviene tramite nastri abrasivi che, in base alla grana, rendono liscio il legno;

La foratura, infine, permette di creare eventuali fori e asole che serviranno al montaggio e all’assemblaggio di diversi prodotti finiti, come i mobili i quali spesso necessitano di cerniere e serrature, o di fori per i ripiani.

Quali sono le migliori macchine?

Per lavorare il legno in modo serio e professionale sono stati messi a punto diversi macchinari fondamentali per svolgere e semplificare le operazioni più tipiche, come il taglio o la rifinitura, con risultati precisi e puliti.

Vediamo alcuni degli strumenti essenziali per lavorare il legno!

  • Taglierine per legno: si tratta di un macchinario utile per realizzare dei tagli dritti oppure obliqui. Si suddividono in manuali, elettriche e radiali.
  • Sega da banco: è una macchina per la lavorazione del legno e anche altri materiali che permette di eseguire tagli lunghi e dritti, dividendo gli elementi in due parti alla volta. Si distingue per il piano di lavoro (tavolo) che può essere appoggiato o fissato al banco.
  • Sega a nastro: si tratta di uno strumento maggiormente indicato per tagli curvi o “irregolari”. La lama a nastro si muove intorno a due volani che continuano a ruotare.
  • Traforo: la caratteristica principale di questo macchinario è il fatto che permette di eseguire piccole operazioni ricurve. Solitamente è disponibile nella versione manuale o elettrica e, in entrambi i casi, è caratterizzato da un braccio superiore e uno inferiore, collegati a una lama.
  • Pialla: si usa per lavorare il legno al fine di ottenere superfici lisce e levigate. È in grado, inoltre, di smussare gli spigoli e può realizzare scanalature lungo tutto il pezzo lavorato.
  • Levigatrice: questa macchina permette di migliorare l’omogeneità della superficie e di perfezionare la forma e la dimensione dell’oggetto. Consiste in una serie di operazioni di rifinitura e pareggiamento del legno che apparirà liscio e omogeneo.
  • Tornio per legno: questa macchina è pensata per asportare trucioli di legno mentre è in rotazione. Ne esistono diversi tipi a seconda dell’uso che se ne fa: a torretta, frontale, parallelo, verticale, a controllo numerico, a copiare o con doppio mandarino.
  • La sega combinata: si tratta di un macchinario che riunisce diversi strumenti e attrezzi nella stessa macchina. L’obiettivo è quello di ridurre i passaggi, eseguendo diverse lavorazioni nella stessa postazione. È utile, ad esempio, per realizzare lavori di fresatura, segatura, spianatura, piallatura.

I macchinari Casati Macchine sono ideati e prodotti sulla base delle esigenze produttive specifiche di ogni azienda. Si contraddistinguono per la loro resistenza e solidità in grado di lavorare anche i materiali più rigidi e robusti. Le macchine vengono progettate mettendo insieme design, efficienza ed innovazione: il risultato è la combinazione perfetta tra precisione ed altissima qualità di componentistica.

 

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